REPORT GENNAIO 2017

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Il primo mese dell’anno e secondo mese invernale è stato caratterizzato da reiterati afflussi freddi di aria continentale dai quadranti nord orientali, con temperature che si sono mantenute abbondantemente sotto la media per gran parte del mese. In particolare sia la prima che la seconda decade hanno registrato scarti, sia nelle MIN che nelle MAX, di oltre 4°c., rispetto alle relative medie di riferimento. Più mite invece la terza decade, di un grado abbondante sopra i valori attesi. Il mese nel suo complesso chiude tra i più freddi degli ultimi cinquant’anni, e in assoluto risulta il più freddo degli ultimi 25 anni con un scarto negativo di 2,3°c. rispetto alla media climatica mensile.

I giorni più freddi sono stati il 6 e il 7 gennaio, entrambi con temperatura media giornaliera inferiore a -2°C. a circa 400mt slm. Sempre facendo riferimento alla quota indicativa di circa 400mt, sono stati 5, in tutto il mese, i giorni che hanno chiuso con temperatura media negativa. Ben 14 i giorni di gelo registrati (cioè con MIN<0°C.), ma nessuna giornata di ghiaccio (MAX<0°C.). Alla stazione cfr –sir di Barberino V.E. (430mt slm) la MAX più bassa è stata di +0,5 il giorno 6, mentre il giorno 7 è stata registrata la MIN più bassa del mese con -5,5°c. Sopra i 500mt invece il giorno 6 c’è stata giornata di ghiaccio sulle nostre colline, registrata tra l’altro anche dalle stazioni cfr di Lamole (536mt) e di Castellina in Chianti (572mt) con temperature MAX rispettivamente di -0,3 e -0,9°. Ancor più notevoli i valori MIN registrati a fondovalle per inversione termica nei giorni di cielo sereno e calma di vento, quando l’aria molto fredda affluita ha potuto adagiarsi bene nei bassi strati facendo “sedimentare” adeguatamente il freddo. MIN negative a doppia cifra si sono così registrate diffusamente nelle nostre zone, con la stazione cfr-sir di Gaiole in Chianti che ha segnato un rispettabilissimo -11,5°C. il giorno 7 e un -11,2°C. il giorno 11.

Per quanto riguarda le precipitazioni il mese di gennaio ha registrato un deficit pluviometrico nell’ordine del 45% rispetto alle piogge attese. Ha piovuto praticamente solo i primi tre giorni del mese (il giorno 3 è stato quello più piovoso, con mediamente circa 15mm caduti nelle nostre zone), e gli ultimi due, a fronte degli 8 giorni di pioggia climaticamente attesi. Trattandosi di masse d’aria fredda, ma prevalentemente secche per le nostre zone, è mancata pure la neve, che ha fatto solo brevi ed effimere comparse sulle nostre colline. Nella fattispecie nel pomeriggio del giorno 13 si sono avute locali spolverate al suolo sopra i 300-400mt. La mattina del 17 invece solo nevischio, per lo più senza attecchimento. E infine alle prime luci dell’alba del giorno 19, è stata invece la volta di Siena e del Chianti senese (Castellina, Radda) ad imbiancarsi di un sottile, ma sempre suggestivo, velo di neve.

 

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